
Se desideri scoprire la Puglia in totale libertà, sappi che comunque non hai davvero bisogno dell’auto! Questa regione offre una rete di treni e autobus ben organizzata, in particolare a Bari, punto di riferimento ideale per iniziare il tuo viaggio.
Ecco un itinerario che ho sperimentato per te e che ti consiglio di seguire, composto da quattro notti (e cinque giorni) che ti condurrà lungo coste mozzafiato, cittadine ricche di storia e sapori inconfondibili, il tutto senza dover guidare.

Giorno 1 – Sabato sera: alla scoperta di Bari Vecchia
L’aeroporto di Bari Karol Wojtyła è ben collegato con le principali città italiane ed europee. Volano qui sia compagnie di linea che low cost: io, ad esempio, ho scelto un volo da Milano Malpensa con Ryanair, trovando tariffe molto convenienti. Lo scalo è moderno, efficiente e ben servito: in 30 minuti di treno diretto (a soli 5,30€ di biglietto) si arriva comodamente nel centro città.
Per confrontare al meglio i prezzi delle tante compagnie aeree, ti consiglio di utilizzare un comparatore affidabile, come VolaGratis.com: in questo modo puoi facilmente filtrare orari di partenza, arrivo, compagnie aeree e molto altro, stando sicuro di prenotare al miglior prezzo.

Se preferisci viaggiare via terra, Bari è servita dall’Alta Velocità di Italo e Trenitalia. Diverse corse giornaliere collegano la Puglia con Roma, Napoli, Bologna e Milano. Approfittando di codici sconto e promozioni stagionali, è possibile risparmiare e viaggiare in tutta comodità.
Ti suggerisco di soggiornare vicino alla stazione ferroviaria, così potrai muoverti con facilità verso tutte le altre mete pugliesi. Bari è una città che sorprende: puoi vivere la sua dimensione moderna nei quartieri più recenti, per poi immergerti, a pochi passi di distanza, in un cuore antico fatto di vicoli stretti e atmosfera popolare.

Dirigiti verso Bari Vecchia, il nucleo storico in cui storia e vita quotidiana si mescolano. Qui si staglia la Basilica di San Nicola, eretta tra il 1087 e il 1197 in stile romanico pugliese. È un luogo sacro di grande importanza, perché ospita le reliquie di San Nicola, santo condiviso dai cattolici e dagli ortodossi di tutto il mondo. Quando varchi la soglia, rimarrai colpito dalla maestosità della navata e dalla cripta, dove le colonne medievali ti parleranno di pellegrini giunti da ogni angolo del Mediterraneo.
Se vuoi scoprire la storia ed i segreti di questa chiesa meta di pellegrinaggi da tutto il mondo, ti consiglio di visitarla con una guida esperta che ti spiegherà ogni dettaglio delle decorazioni interne e tante curiosità sul suto passato

Poco distante, il Castello Normanno-Svevo testimonia i secoli di dominazioni subiti dalla città: fu costruito dai Normanni e poi ampliato dall’imperatore Federico II, celebre per aver trasformato quest’area in un centro di cultura e potere. All’interno delle mura possenti, potrai scoprire sale espositive e reperti che raccontano l’evoluzione della città e le influenze di popoli diversi.


Verso sera, concediti una cena da Saporé: un ristorante che fonde la tradizione culinaria pugliese con tocchi di creatività contemporanea. Se riesci a prenotare tramite The Fork durante il Festival, potrai approfittare di uno sconto del 50% sul menù: inserisci in app il codice 7DBD2F6B per ricevere 1000 YUMS! Ti suggerisco di provare i tagliolini con polpo e datteri gialli o le orecchiette con ragù e crema di pecorino: deliziose!



Giorno 2 – Domenica: Polignano a Mare e Monopoli
Il secondo giorno riserva un viaggio di appena mezz’ora in treno fino a Polignano a Mare, gioiello arroccato su scogliere di roccia calcarea. La prima impressione è quella di un paese abbracciato dal blu intenso dell’Adriatico, con case bianche che sembrano quasi pendere sul mare.

Tra le esperienze che non possono mancare a Polignano a Mare, la gita in barca alle grotte è senza dubbio in cima alla lista. Navigare lungo la costa permette di ammirare la bellezza del borgo da un punto di vista unico: le falesie scolpite dal mare, le grotte naturali e le insenature che si aprono all’improvviso sono uno spettacolo mozzafiato.

Io ho prenotato l’escursione online e ho avuto la fortuna di avere come guida Pasquale, simpaticissimo e preparato, che ha raccontato aneddoti e curiosità con il sorriso inconfondibile delle persone di questi posti meravigliosi. Anche se era ancora troppo freddo per fare il bagno, in estate molte di queste gite includono una sosta per tuffarsi nelle acque cristalline. A bordo è stato offerto anche un brindisi, che ha reso il tutto ancora più speciale e simpatico.





Un consiglio? Porta con te una felpa leggera anche in primavera, perché in barca l’aria può essere frizzante

Addentrati poi nel centro storico, dove i vicoli ti conducono verso poesie scritte sui muri e panorami da cartolina. La terrazza di Lama Monachile è un must: affacciata su una piccola insenatura con acqua turchese, ti regalerà scatti fotografici da favola.

Polignano ha dato i natali a Domenico Modugno, il celebre cantante di “Volare”, cui è stata dedicata una statua a braccia aperte, come se invitasse il mondo a immergersi nella bellezza del luogo.

Nel pomeriggio, spostati in treno verso Monopoli, un borgo più ampio ma non meno suggestivo. Circondato da mura secolari, il centro storico fonde elementi barocchi e medievali, con chiese e palazzi nobiliari che si affacciano su stradine ornate di piante e fiori.

La Cattedrale della Madonna della Madia risale al XII secolo, ed è legata a una storia che racconta di un’icona bizantina approdata misteriosamente dal mare su una zattera. Passeggiare lungo il porto antico di Monopoli, dove le barche da pesca si mescolano con quelle dei diportisti, è un’esperienza che ti riporta indietro nel tempo, arricchita da piccole botteghe, caffè e scorci panoramici inaspettati.



Quando la sera bussa alle porte, se vuoi concederti un altro momento a Polignano, non perderti Pescaria: un locale nato qui ma ormai rinomato in tutta Italia per la formula “street seafood”. Che siano panini con pesce crudo, tartare di gamberi o i celebri spaghetti all’assassina con polpo, ogni piatto è un tuffo nei sapori mediterranei.

Giorno 3 – Lunedì: Lecce e Ostuni
Il terzo giorno tocca il Salento, partendo da Lecce, spesso soprannominata la “Firenze del Sud” per la ricchezza del suo barocco. Il viaggio in treno da Bari dura circa un’ora e mezza, regalandoti scorci di ulivi secolari e campi di terra rossa. Al tuo arrivo, ti accoglierà un centro storico tutto in pietra leccese, dal colore chiaro e caldo, che rende i palazzi e le chiese quasi dorati alla luce del sole.



La Piazza Sant’Oronzo è uno dei luoghi più emblematici: qui si erge una colonna romana che segnalava l’ultima tappa della Via Appia, mentre resti di un anfiteatro di epoca augustea testimoniano l’eredità dell’antica Roma.

Da lì, puoi incamminarti verso la Porta Rudiae, monumentale ingresso di un quartiere storico fitto di edifici barocchi, e raggiungere la spettacolare Piazza del Duomo, scenario in cui la Cattedrale di Santa Maria Assunta troneggia con i suoi ricchi bassorilievi e un campanile di oltre 70 metri, uno dei simboli della città. Qui, tra chiese dalle facciate traboccanti di dettagli e balconi intagliati con putti e motivi vegetali, il barocco leccese si manifesta in tutta la sua teatralità.

A Lecce non dimenticare di assaggiare il pasticciotto leccese nella storica Pasticceria Natale: pasta frolla soffice ripiena di crema pasticcera, spesso aromatizzata con vaniglia o scorza di limone. Se hai ancora spazio, la puccia è un must: un pane tondo tipico del Salento, che puoi farcire con pomodori, formaggi o salumi secondo i tuoi gusti. Io l’ho provata qui e me ne sono innamorato!

Nel pomeriggio, con un breve viaggio in treno e autobus (necessario per raggiungere il centro dalla stazione dei treni, che si trova leggermente fuori dalla zona turistica), raggiungi Ostuni, celebre come “Città Bianca” grazie alle sue abitazioni imbiancate a calce, un’usanza antichissima che serviva sia a riflettere i forti raggi solari, sia a mantenere freschi gli interni durante le estati torride. Il centro storico, arroccato su una collina, ti sorprenderà con viste panoramiche sulla Valle d’Itria, dove distese di uliveti secolari si spingono fino al mare.



La Cattedrale di Santa Maria Assunta, completata intorno al XV secolo, è un piccolo gioiello gotico-romanico, impreziosito da un grande rosone riccamente decorato.

Giorno 4 – Martedì: Alberobello e Trani
Il quarto giorno ti permette di esplorare i fantastici trulli di Alberobello, dichiarati patrimonio dell’umanità dall’UNESCO per la loro unicità architettonica. Da Bari, puoi prendere un treno e poi un autobus per arrivare nel Rione Monti, dove oltre mille trulli si susseguono lungo le stradine in pendenza, creando uno scenario da favola.

Visita il Trullo Sovrano, raro esempio a due piani, per scoprire gli interni ingegnosi di queste abitazioni, originariamente pensate per proteggere dal caldo e conservare la freschezza degli alimenti.





Dal Belvedere Santa Lucia, la vista si apre su una distesa di tetti conici, con simboli bianchi disegnati sulle cupole a richiamare antiche credenze.

Nel pomeriggio, ritorna a Bari e sali su un altro treno diretto a Trani, la “Perla dell’Adriatico”. Il suo centro storico, con strade lastricate e palazzi in pietra chiara, racconta la storia di una città che fu un importante porto nell’età delle Crociate.


La Cattedrale di San Nicola Pellegrino, risalente al XII secolo, è un capolavoro del romanico pugliese, con una facciata essenziale e imponente che si affaccia sul mare, quasi a fondersi col riflesso delle onde.





A pochi passi trovi il Castello Svevo, voluto da Federico II: con la sua mole solida e austera, si affaccia direttamente sul mare. Fu voluto da Federico II di Svevia intorno al 1233, come parte del suo ambizioso progetto di fortificare i porti strategici della Puglia.

Giorno 5 – Mercoledì: ultime ore a Bari
Prima di concludere il viaggio, ho deciso di dedicare ancora un po’ di tempo a scoprire Bari. Inizia facendo una passeggiata sul lungomare Nazario Sauro: da qui, addentrati nuovamente tra i vicoli per raggiungere la famosa “strada delle orecchiette”, conosciuta anche come Arco Basso, in cui le donne del quartiere preparano la pasta fresca sedute ai tavolini di casa, una tradizione tramandata da generazioni.



Ti consigli poi di fare una sosta al Panificio Fiore per assaggiare la focaccia barese, di solito condita con pomodorini maturi e olive, un tripudio di sapori mediterranei che rappresenta uno dei capisaldi della gastronomia locale.
Se invece desideri un’altra esperienza di mare prima di ripartire, concediti una pausa da Pescobar, un locale che serve panini, antipasti e primi a base di pesce, davverospaziali! Anche in questo caso, se prenoti tramite The Fork durante il Festival, potresti ottenere uno sconto del 50% e concludere il tuo soggiorno con un tocco di leggerezza culinaria: ti basta inserire in app il codice 7DBD2F6B per ricevere 1000 YUMS!

Consigli pratici
- Alloggia vicino alla stazione di Bari: così puoi muoverti facilmente in treno o autobus: se non hai l’auto, è l’opzione migliore per visitare la Puglia
- Dall’aeroporto al centro prendi il treno: è veloce, conveniente e ti porta dritto in città.
- Prenota le escursioni ed i biglietti per le attrazioni che ti ho suggerito in anticipo: risparmierai soldi e tempo!
- Prenota i ristoranti su The Fork, per risparmiare e assicurarti un tavolo, con tanto di sconto fino al 50%!
- Controlla orari e coincidenze quando vai a Alberobello o Ostuni, perché potrebbe esserci bisogno di un tratto in autobus oltre al treno: sono comunque frequenti, ma meno dei treni!
Per altre domande, commenta qui sotto e seguici per altri consigli di viaggio ed occasioni di risparmio sia sul nostro CANALE TELEGRAM dedicato ai viaggi, che su tutti gli altri nostri Canali di Offerte!
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.